Polla

Altitudine: 468 m slm
Superficie territoriale: 4712 ettari

Municipio: Via Strada delle Monache, 84035 Polla (SA), Tel: 0975/376111
Sito Web:www.comune.polla.sa.it
Pro Loco Tanagro-Pollese: Via della Stazione, Tel:339/2242377

Da vedere

  • Chiesa di S. Pietro
  • Taverna del Passo ed Elogio di Polla
  • Chiesa di S. Maria dei Greci   
  • Chiesa di S. Nicola dei Latini  
  • Ruderi della Chiesa di S. Nicola dei Greci       
  • Palazzo Baronale       
  • Convento di S. Antonio
  • Chiesa di Cristo Re     
  • Mausoleo di Gaio Uziano Rufo         
  • Grotta di Polla (riservata agli speleologi)       
  • Cappella di S. Antuono

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire a Polla e seguire le indicazioni

Polla è inserita nell'itinerario "Sulle Tracce dei Bizantini"

 

La storia di Polla
Antichissime le origini del paese; infatti tra il XII e l’XI secolo a.C. fu costruito un centro lucano collocato lungo la via Annia. Attivo centro all’estremità settentrionale del Vallo di Diano, prima del 1000 fu abitata da pastori che lasciarono tracce del loro passaggio nella Grotta in cui sono stati rinvenuti resti umani, animali e vasi interi dell’età del Bronzo, ora custoditi presso il Museo di Pontecagnano. Della dominazione bizantina, invece, non rimangono tracce, tuttavia la presenza di comunità greche sul territorio è testimoniata sia dal rito greco professato nelle chiese, che dal tipico costume indossato dalle donne fino all'inizio del nostro secolo. Con la caduta dell'Impero romano e le successive invasioni dei Goti, Longobardi e Saraceni, gli abitanti del Borgo San Pietro, furono costretti a lasciare il Forum Popilii e, a rifugiarsi sulla collina dove formarono il Castrum Pollae. Nella conduzione del feudo si susseguirono gli Altavilla, i Sanseverino, i Villano, i Capecelatro e cinque ordini religiosi: i Benedettini, i Cappuccini, i Domenicani, le Clarisse e i Francescani. Durante il regno borbonico Polla ebbe in visita il re Ferdinando IV, venuto a vedere i lavori di bonifica della zona da lui ordinati. Durante il Risorgimento il paese aderì ai moti carbonari. Nel 1980 Polla fu duramente colpita dal grande sisma che arrecò notevoli danni sia alle case che alle chiese, ma il valido intervento della Soprintendenza ha consentito una rapida azione di recupero e di restauro, anche se alcuni lavori sono ancora in corso. Nel 1982, segno di recupero e di nuovo sviluppo, Polla ebbe la sua stazione ferroviaria seguita dalla costruzione dell'ospedale.

Le risorse culturali e ambientali
Tra le risorse architettoniche, Polla vanta il Santuario Francescano di S. Antonio da Padova con 40 tele di Michele Regolia (1666) e il Coro in legno intagliato con 21 stalli e 23 bassorilievi, la Chiesa di S’Antuono, il Convento del 1593, la Chiesa di San Nicola dei Latini, la Chiesa di Santa Maria dei Greci, la Chiesa di San Nicola dei Greci, la Chiesa di Cristo Re, il Convento dei Cappuccini, la Chiesa di Santa Maria della Scala, la Chiesa del Sacro Cuore, la Chiesa del SS. Rosario, la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Cappella del Calvario, la Cappella di San Giuseppe, il Castello, il Monumento ai Caduti del 1922, Palazzo Galloppo, Palazzo Calmieri, Palazzo Baronale Villano e Palazzo Rubertini. Tra i beni ambientali si segnalano la Grotta di Polla, circa 900 metri di gallerie ricche di splendidi concezioni calcaree e sale. Nel paese e nei suoi pressi si notano i resti romani tra cui il Mausoleo di Caio Ulziano e un cippo Marmoreo con l’iscrizione della via Pompilia del II sec. d.C.. Prevale la macchia mediterranea; in pianura si coltivano piante da frutta, ulivi e cereali. In montagna la flora comprende castagno, noce e cerro; di grande importanza il Parco della Rimembranza in onore dei caduti di Polla.

Le manifestazioni
Tra le tante manifestazioni si ricordano a luglio il “Sabato del Villaggio” con sagra del capicollo; nella prima decade di agosto la manifestazione culturale “Turnammo ‘ncoppa a chiazza”, durante la quale per le vie del centro storico si gustano i prodotti della gastronomia locale ed il Festival Internazionale del Folklore, mentre nella seconda decade la festa a Villapiana con la sagra della pannocchia, della salsiccia e del caciocavallo; a settembre “Cori in piazza”; tra ottobre e dicembre “Itinerari musicali fra il classico e il popolare”; nel mese di dicembre la rassegna artistica “Aria di Natale”. Si ricordano inoltre la rassegna “D’arte Estemporanea”, la sagra del cavatiello, il raduno internazionale della zampogna e della ciaramella. Caratteristico è il “Costume femminile di Polla” indossato durante le manifestazioni e le sagre, consistente in una gonna scarlatta, la gonnella turchina e la camicia a maniche molto larghe. Degne di menzione le feste religiose in onore di Sant’Antonio il 13 giugno, di S. Giovanni ai Cappuccini il 24 giugno, nel mese di luglio quella della Madonna delle Grazie e della Madonna del Carmine, mentre il 6 dicembre quella dedicata a S.Nicola.