Buonabitacolo

Altitudine: 501 m slm
Superficie territoriale: 1539 ettari

Municipio: Via Roma 137 , 84032 Buonabitacolo (SA), Tel: 0975/321202
Sito Web: www.comune.buonabitacolo.sa.it  
Pro Loco: P.zza Angelo Picinni Leopardi , Tel: 0975/321873

Da vedere:

  • Chiesa della SS. Annunziata  
  • Palazzo Picinni-Leopardi        
  • Cappella di S. Domenico
  • Via Brandileone        
  • Cappella di S. Maria degli Angeli
  • Grancia  
  • Fontana di S. DonatO

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire a Padula-Buonabitacolo e proseguire sulla SS 517

Buonabitacolo è inserita nell'itinerario "La Pietra e gli Ornamenti"
 

La storia di Buonabitacolo
Il 2 novembre 1333 è la data di nascita di Buonabitacolo. Il casale sorse per volontà di Guglielmo Sanseverino, figlio di Tommaso, fondatore della Certosa di San Lorenzo, che concesse a tre cittadini di Casalnuovo, oggi Casalbuono, Giovanni De Gemma, Cola Di Filippo e Ruggiero De Bona, i terreni prossimi al fiume Peglio e l’esenzione dalle tasse per dieci anni. Alle falde del Monte Carmelo, non lontano da Riofreddo e dal Calore, il nuovo insediamento prese il nome di Buonabitacolo, grazie alla salubrità dell’aria e alla magnifica posizione geografica. La peste del 1348 ridusse i primi abitanti e i superstiti trassero sostentamento dalla pastorizia e dall’agricoltura, su cui si basò poi tutta l’attività economica del paese. Alcune vicende delle sorti del sito sono avvolte nell’ombra. Sicuramente fu feudo dei Sanseverino e, dal 1645, le fortune del casale furono quasi sempre legate a quelle di Padula e della Certosa, in quanto, a quest’ultima, l’ultimo marchese di Buonabitacolo vendette i suoi feudi. Come le altre città del Vallo e del meridione d’Italia, fu nel 1656 nuovamente decimata dalla peste, ma il popolo credeva nella misericordia di Dio, testimoniata dalle numerose chiese e dal diffondersi del culto della Vergine del Carmelo.

Le risorse culturali e ambientali
Buonabitacolo sorge ad un'altezza di 501 m.s.l.m.. Il paese è di origine medievale, posto ai piedi del Monte Carmelo nella parte sud occidentale del Vallo. Nel centro storico, collocato nella parte più alta del paese, denominato Casale, è possibile ammirare: il Palazzo Piccinni-Leopardi, la Chiesa della SS. Trinità, la Chiesa SS. Annunziata risalente al Seicento, al suo interno sono custodite alcune pregevoli opere d’arte, e le caratteristiche abitazioni con i portali in pietra. Il Nucleo inferiore, detto Borgo, sembra rispondere ad un assetto che trae la sua origine dalla nascita della Grancia dei Certosini. L’antichità del borgo è testimoniata anche dalla Fontana di S. Donato del 1545, in pietra e con il getto che fuoriesce da un mascherone in bassorilievo. Nel corso del XVIII secolo il paese conosce una certa fioritura artistica sia in campo civile che religioso, testimoniata dalle Chiese di S. Domenico, di S. Gaetano e la barocca Chiesa di Santa Maria degli Angeli, con pregevoli affreschi del Settecento ed infine quella di S. Maria di Costantinopoli ed il Santuario Monte Carmelo. Di interesse naturalistico sono il Bosco della Cerreta-Cognole e l'oasi del Monte Carmelo da dove si gode un'incantevole vista del Vallo di Diano.

Le manifestazioni
Tra le feste religiose da ricordare oltre la locale festa patronale, quella in onore di Sant’Elia il 20 luglio, della Madonna del Monte Carmelo il 19 luglio, quella di San Donato che si tiene il 13 agosto e quella della Madonna del Monte Carmelo. Tra le feste civili si cita quelle svolte nel mese di luglio, il 6-7-8 “strade del Casale”, la festa popolare "Lu cunto re Zi' Liuccio", la Festa della Pizza e, alla fine del mese, “Nunnefakundo” un viaggio tra i suoni e le culture del Sud; nel mese di agosto si tiene “Notti d'Estate”, la Sagra della cuccia. Degne di menzione la sfilata dell'angelo, Giochi senza Frontiere, la Rievocazione Carlo Pisacane ed infine Street Event.