Le tradizioni Locali

Le tradizioni Locali
Tratto da "Culture, Danze e Popoli" - Comunità Montana Vallo di Diano - Febbraio 2007

Per tradizione locale si intende la trasmissione di generazione in generazione di qualsiasi elemento della cultura di un popolo, in genere non attraverso una trasmissione scritta, almeno all’origine, ma mediante l’insegnamento orale e il costume. E’ l’insieme di memorie,notizie,usanze,costumi,canti,danze ecc. Purtroppo tali tradizioni si avviano rapidamente a scomparire o quanto meno spesso perdono quella loro originalità,quella connotazione che le rende uniche nel proprio genere,quel valore inestimabile che permette ai posteri di apprezzare e conoscere l’identità di un popolo,di una generazione,che ha fatto la storia.La sopravvivenza o il completo abbandono di questa “traditio” ,il desiderio di salvarla dalla totale dimenticanza,di salvare quel patrimonio tramandatoci nella maggior parte dei casi soltanto oralmente tramite le generazioni passate,dipende certamente dall’amore,dalla considerazione,dal rispetto che ognuno di noi,che ogni popolo, ha di sé stesso, delle proprie origini,della propria identità storica e culturale.

CULTURE,DANZE E POPOLI rivolge lo sguardo all’indietro,al passato,ad un passato abbastanza recente,cerca di ricostruire e sviluppare tutte le conoscenze,tutte le credenze,l’ insieme di quel patrimonio culturale che gli antichi ci hanno tramandato,diventando quasi un modello di vita che purtroppo sta pian piano scomparendo diventando solo un mero ricordo,segretamente conservato,come lo scrigno fa con i suoi gioielli,nella memoria dei più anziani.
La sopravvivenza di questi riti,di queste usanze nella memoria di ognuno di noi,dipende dalla considerazione e dal valore che gli si attribuisce;se si esalta solo ciò che riguarda il presente mettendo da parte tutto quello che ha rappresentato la memoria del passato,è come se si cercasse di soffocare ciò che fa parte di noi stessi, della nostra cultura,dimenticando che è proprio dal passato,dal recupero di tutti quei valori ormai sepolti nelle tenebre dell’oblio,che si pongono le basi per la costruzione di un futuro migliore, dinamico e dedito al progresso.
Attraverso il recupero del proprio passato,si può cercare di analizzare e comprendere la ragione delle diversità tra usanze,riti,costumi dei paesi del Vallo,così vicini dal punto di vista territoriale e così diversi,invece,per tradizione.
Se negli anni ’30 del 1900 la raccolta,l’analisi,lo studio,l’interpretazione delle tradizioni aveva subito una forte spinta in avanti grazie all’opera di importanti personalità amanti del passato,del suo valore intrinseco e di tutto ciò che esso rappresentava,oggi i risultati non sono di certo soddisfacenti.Infatti diverse zone ricche di una inestimabile produzione,non sono state esplorate e, l’inevitabile conseguenza è che molte di queste tradizioni si sono estinte ancor prima di nascere.E’ indispensabile quindi,realizzare una indagine basandoci su un percorso metodologico ben definito:analizzare la tradizione di un popolo suddividendo la complessa materia folkloristica in sezioni e non nella sua genericità perché così facendo, si potrebbe giungere alla realizzazione di conclusioni confuse,spesso non esatte e si finirebbe con l’attribuire caratteristiche tipiche e peculiari di un fenomeno ad un altro di diversa natura.

CULTURE ,DANZE e POPOLI, si basa proprio sulla realizzazione di un percorso metodologico fatto di tappe differenti:innanzitutto è stata effettuata la scelta dell’oggetto di studio entro precisi confini geografici- tradizioni locali del Vallo di Diano- la fase successiva è stata quella della raccolta fatta sia dalla ricerca dei documenti,sia dal reperimento delle diverse fonti tramite fotografie, registrazioni sonore, riproduzioni di canti, rievocazioni di fatti, di costumi particolari. Molte volte è stato necessario essere presenti alle manifestazioni,ai riti e a tutta la fenomenologia nel luogo e nel tempo in cui il popolo vive da protagonista le sue creazioni.
Purtroppo oggi si assiste molto spesso ad un abbandono sempre maggiore della produzione folkloristica tradizionale, ciò è dettato dalla scomparsa di particolari costumanze popolari,di certi lamenti funebri,dalla dimenticanza e perdita di proverbi, filastrocche, ballate paesane ,giochi che stanno scomparendo sia sul piano formale che su quello mnemonico;diventa quindi importante conservare tale repertorio di memorie superstiti, raccomandando soprattutto ai giovani di impegnarsi per proteggere nel tempo questo bene così unico e prezioso,”la nostra storia”, perché tale“sterminio”della tradizione, colpisce inevitabilmente il cuore della nostra civiltà.
L’analisi e l’attenzione rivolta al territorio del Vallo di Diano per quanto concerne la sua tradizione storica e culturale,dimostra anche qui la varietà,la peculiarità di tematiche che affondano le radici nei secoli:la partecipazione ad un rito,l’esperienza di una festa,la lettura di una filastrocca,un tipo di artigianato,un costume colorato,tutto questo e molto altro esprimono l’identità di questo popolo.Si troverà all’interno dell’opuscolo un’attenta analisi dell’artigianato,rivalutando figure ormai quasi scomparse come quella dell’impagliatore,del sarto,del calzolaio;dei mestieri femminili del passato,basati sulla lavorazione di pizzi,centrini,tovaglie,coperte,lenzuola con diversi tipi di ricami; e ancora canti, musiche e balli che accompagnavano i contadini al lavoro, o venivano utilizzati sia nelle feste religiose che pagane,ninne nanne delle donne anziane e canti d’amore alle promesse spose:sarà proprio questo mondo,circondato da un soffuso senso di magia ma anche di forte spiritualità,che si vuol cercare di interpretare,di illuminare in tutte le sue componenti e di far luce su una tradizione -estinta,elaborata,nuova che sia- e a configurarla nei suoi momenti precisi e nei suoi aspetti globali.
Con questo si vuol ribadire che la tradizione di un popolo non può e non deve essere concepita come un prodotto statico,privo di movimento e relegato al solo passato,ma un flusso continuo, ricco di invenzioni dettate dal popolo, un miracolo vivente di un movimento perpetuo.Tale tradizione è il prodotto del popolo che rinnova,amplia,arricchisce le sue creazioni passate, in una prospettiva fatta di continui cambiamenti,di continue elaborazioni.Quindi venire a conoscenza,imparare ad apprezzare l’origine di un qualsiasi tema della tradizione in cui si vive,costituisce un prezioso contributo per comprendere e impadronirsi del significato magico che ha caratterizzato un gruppo o una comunità.