Padula

Altitudine: 699 m slm
Superficie territoriale: 6663 ettari

Municipio: Largo Municipio 1, 84034 Padula (SA), Tel: 0975/778711
Sito Web: www.comune.padula.sa.it
Pro Loco: Via Italo Balbo 45, Tel: 0975/778611

Da vedere

  • Porta di S. Antonio o Chianca Vecchia         
  • Casa-museo Joe Petrosino    
  • Chiesa di S. Nicola de Donnis o delle donne
  • Già Chiesa di S. Maria della Civita    
  • Già Convento di S. Agostino oggi sede del Municipio
  • Chiesa di S. Clemente 
  • Ruderi del Castello     
  • Cappella di S. Maria di Costantinopoli
  • Chiesa di SS. Annunziata        
  • Certosa di S. Lorenzo         
  • Convento di S. Francesco
  • Santuario di S. Michele alle Grottelle
  • Resti dell’antica Cosilinum
  • Battistero di S. Giovanni in Fonte
  • Monte Romito, Monte Cavallo

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire a Padula-Buonabitacolo e proseguire sulla SS 19 in direzione nord fino al bivio per Padula

Padula è inserita negli itinerari  "Sulle tracce dei Bizantini", "La Pietra e gli ornamenti" e "Tra Natura e Fede sui Monti della Maddalena"
 

La storia di Padula
La nascita di Padula si fa risalire al IX-X secolo quando la popolazione, cessata la furia demolitrice dei Saraceni, preferì sistemarsi sulla collina meno elevata e più prossima ai collegamenti della via consolare. Le notizie storiche disponibili confermano l'esistenza del centro dopo l'anno mille, facendo a volte riferimento anche ad un insediamento sui monti come quello di Mandrano. Alla nascita del “sito” certamente non furono estranei i monaci Basiliani, come stanno a testimoniare la chiesa di S. Nicola alle Donne ed i ruderi dell'antico Monastero di S. Nicola al Torone. 
Tra il 1103 e il 1167, Padula divenne feudo dei potenti Gisulfo e Landolfo, successivamente passò al vassallo del Conte di Marsico, già feudatario di Sala e Diano. Padula per la sua posizione, come tutto il Vallo di Diano, visse momenti nefasti nel corso della rivolta contro Carlo d’Angiò, perché si trovava sia sull’ antica strada romana sulla quale avanzava la rivolta verso la capitale del regno, sia allo sbocco della strada che risaliva dal mare. Nel 1296 Padula divenne feudo dei Sanseverino dopo essere stata già dei Fasanella e dei Saccovilla; a quell’epoca risale l’edificazione del castello voluto da Carlo II d’Angiò. Nel 1504 Antonio Cordova, regio capitano d’armi e governatore delle province d’Otranto e Bari, ebbe in dono per i servigi attuati verso la Corona di Spagna, da Ferdinando il Cattolico, Padula e il casale di Buonabitacolo . Per mancanza di eredi fu ceduto direttamente al Re Filippo II che lo vendette nel 1564 al principe di Salerno, Nicola Grimaldi che lo rogitò a favore di Cesare d’Avalos d’Aragona nel 1578 e indi nel 1632 a Diego d’Avalos il quale lo cedette alla Certosa di S. Lorenzo,che ne ebbe proprietà fino all’epoca napoleonica, momento che segnò l’inizio della decadenza del suo potere e la progressiva spoliazione dell’intero patrimonio artistico.
Nel secolo successivo a Padula alcuni giacobini si mossero a favore della Repubblica, alla fine del 1799 iniziò un lungo periodo di lotte per l’indipendenza, con un conseguente periodo di anarchia. Gli anni che vanno dal 1800 al 1860 furono pieni di fermenti liberali; ricordiamo la sfortunata spedizione di Carlo Pisacane e l’avventura dei Mille di Giuseppe Garibaldi. Anche tra i padulesi si distinsero illustri patrioti.

Le risorse culturali e ambientali
Tra le attrattive di Padula ricordiamo: la Certosa di San Lorenzo, la Chiesa di S. Clemente, la Chiesa di S. Martino, la Chiesa di S. Pietro Petroselli, la Cappella di S. Maria di Costantinopoli, la Cappella di San Vincenzo, la Cappella della Madonna del Carmelo, l’Arco di San Brunone, il Convento di S. Francesco, il Monastero di S. Agostino, la Chiesa della SS. Annunziata con Cripta, i ruderi del Castello, la Chiesa di S. Michele Arcangelo, l’eremo di S. Michele alle Grottelle, la Chiesa di S. Nicola, l’ossario del ‘300, la porta della Chianca vecchia, la Chiesa di S. Angelo al Cassaro, il Battistero Paleocristiano di S. Giovanni in Fonti del V sec. d.C.. Rimangono resti di palazzi storici quali: Palazzotto di Stasio, Palazzo Baronale, la Porta dell’Auliva e le Torri Angioine. La località Mandrano è caratterizzata da boschi di faggi e di pini, da notevoli fenomeni carsici. Padula si erge su un colle, a 700 m. d’altezza, tra i picchi della Serra Longa e del Rifugio della Forestale sui Monti della Maddalena, al limite sud-orientale del Vallo di Diano, la grande conca dominata dai Monti Alburni e dal massiccio del Cervati. È attraversata dal fiume Tanagro da un capo all’altro.

Le manifestazioni
Tra le principali manifestazioni ricordiamo: a fine maggio la festa di S. Michele Arcangelo; la Rassegna di Arte Contemporanea; a luglio ricorre la festa della Montagna; il Corpus Domini; la prima e la seconda domenica di ottobre San Francesco; nella terza domenica di giugno si festeggia San Michele alle Grottelle; nell’ultima domenica di giugno la Madonna del Romito; ad agosto: la festa di S. Alfonso; il 10 si svolge la Rievocazione Storica Gastronomica della leggenda della frittata di 1.000 uova; il 15 festa dell’Assunta, il 16 la fiera del Tumusso ed ancora la rassegna “Luci alla Ribalta” con spettacoli dal mondo; a settembre si svolge la sagra del Cinghiale e il Premio Internazionale di Giornalismo “Certosa di Padula” con stagione concertistica. Nel mese di ottobre vi sono numerose manifestazioni quali la sagra dei prodotti di bosco, della trota, della bistecca, la festa della Madonna del Rosario, dal 2 al 5 si svolge la fiera S.Brunone e nella seconda domenica del mese si tiene la festa in onore di S. Francesco. Infine a Natale si allestisce una mostra di presepi.