Pertosa

Altitudine: 301 m slm
Superficie territoriale: 622 ettari

Municipio: Via S. Maria, 84030 Pertosa (SA), Tel: 0975/397028 / 397067
Sito Web: www.comune.pertosa.sa.it
Pro Loco: Via Muraglione 33, Tel:0975/23298

Da vedere

  • Forra di Campostrino  
  • Cascata di Maremanico        
  • Grotte di Pertosa o dell’Angelo
  • Museo di Geologia MIDA 1
  • Chiesa di S. Maria delle Grazie 

Come si arriva: Dall’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria uscire a Polla e proseguire sulla SS 19 in direzione nord seguendo le indicazioni per le grotte di Pertosa, il paese si trova poco oltre

Pertosa è inserita negli itinerari "Alla Scoperta del Vallo Sotterraneo" e "Un viaggio dagli Alburni al Cervati"

 

La storia di Pertosa
Il nome Pertosa dovrebbe derivare dal termine dialettale arcaico "petrusu", in riferimento all'apertura delle grotte dell'Angelo nelle quali è possibile trovare testimonianze di presenze umane tra le più antiche del territorio salernitano. Da un punto di vista storico, le radici del paese si ritroverebbero nell'antico insediamento di "Consinum".
In effetti, i ritrovamenti di ruderi di case e templi, nell'area compresa tra le rive del fiume Tanagro e l'antica statale delle Calabrie, testimoniano l'esistenza di un centro abitato, denominato "Consinum", dal quale, in seguito all'incalzare delle incursioni saracene, partirono i primi abitanti di quello che è l'odierno territorio di Pertosa.
Intorno al XI secolo, i Benedettini costruirono il monastero e la Chiesa di Santa Maria, favorendo un lungo periodo di sviluppo e di benessere, interrottosi bruscamente, nella prima metà del XIV secolo, a causa di un violento terremoto che rase completamente al suolo il paese, provocando la morte di quasi tutti gli abitanti. Allora tutti i terreni e le proprietà dell'Abbazia vennero concessi ad alcuni residenti dei vicini centri di Caggiano ed Auletta.
Due secoli dopo, i contadini dei paesi limitrofi ricominciarono a stabilirsi nelle terre di Pertosa, avviandone la rinascita. In particolare, i Benedettini, che ritornarono a Pertosa verso la metà del XVI secolo, ricostruirono il monastero ed intrapresero una lunga diatriba per il riconoscimento dell'antico feudo.
Nel 1830, con le operazioni di confinamento delle terre, Pertosa ottenne l'autonomia amministrativa da Caggiano.

Le risorse culturali e ambientali
Tra le risorse ambientali vi sono: il Tanagro che nasce dal monte Serra Malombra assume il nome di Calore fino a quando riceve, in territorio di Buonabitacolo, da destra le acque dei torrenti Acquabianca e Porcile e da sinistra quelle dei torrenti Chiavico, Peglio, Riofreddo; la Cascata di circa 50 metri del fiume Tanagro, che dal Vallo di Diano riprende il suo corso nel territorio di Pertosa, visibile dal ponte che in località Maremanico attraversa il fiume Tanagro; i boschi e le foreste con l'intero territorio interessato da circa 40 ettari di bosco ceduo nella zona montagnosa della catena degli Alburni (si tratta di formazioni miste come castagno, cerro, acero, carpino, di piante di quercia e faggio oltre a coltivazioni tipiche come l'ulivo). All’interno delle grotte di Pertosa interessante è la flora e la fauna presente che è rappresentata da muschi, licheni e pipistrelli che godono di un ottimo habitat. La fauna è quella tipica dell’Appennino: volpi, scoiattoli, cinghiali, lepri, tassi, lupi, falchi e altri rapaci. Di rilevante interesse ambientale sono la riserva di cinghiali nella zona della catena degli Alburni (gestione provinciale) e le Grotte denominate il Trono, la Sfinge, il Vescovo, l'Elefante, la Murena, dell’Angelo, che sono solo alcune delle tante suggestioni che stalattiti e stalagmiti generano nel tempo. Tra le bellezze architettoniche meritevoli di visita ricordiamo: il Centro Storico con Piazza S.Benedetto ornata da una fontana arricchita da stalattiti e stalagmiti, che rappresenta il centro sociale ed economico del paese; la Chiesa di S. Maria delle Grazie che conserva due pregevoli dipinti, l'affresco della Madonna a cui è dedicata la chiesa, di autore ignoto del 1400 con la sovrapposizione di un polittico datato 1625, e nell'abside della Parrocchia, il grande quadro della Immacolata, del 1598, di cui è autore Bernardo Lama, anche egli discepolo del Sabatini, il quale, come è risaputo fu a sua volta discepolo di Michelangelo.

Le manifestazioni
Fra le principali manifestazioni si ricordano la sagra dei Vermicelli il martedì grasso, la festa di San Benedetto, il Santo Patrono, il 21 marzo, il concorso “ Premio Grotte di Pertosa” il 15 aprile, la festa di San Vittorio il 14 maggio, la sagra del carciofo bianco il 15 maggio, il concorso “Pertosa in fiore” il 20 maggio, la festa dei “Pertosani nel mondo” il 10 agosto, nella prima settimana di agosto una bella rassegna di musica etnica “Negro” ed a dicembre il favoloso presepe vivente nelle grotte di Pertosa.